Primavera, vento e mareggiate.
Sabato scorso in tarda mattinata, verso le 12, Mariangela Bonifazi mi manda un video in diretta, che è diventato un reel su Instagram, che mostra il tesoro rimasto sulla famosa – Lolita docet – spiaggia di Pane e Pomodoro, dopo la mareggiata notturna.
E quando cala il vento, l’aria diventa immobile e i colori tornano nitidi, ghiotto si affaccia il desiderio di passeggiare in riva al mare. O anche correre, o anche solo camminare.
O anche solo “a stare” come si usa dire a Bari e come hanno imparato i numerosi turisti italiani e stranieri attratti dal calore e dalla accoglienza delle nostre belle spiagge.
Dopo la Tempesta
Ma il mare, dopo una tempesta di vento, essendo generoso ci restituisce rifiuti di vario genere sottraendoli alle acque e lasciandoceli in eredità. Visto quei rifiuti sono nostri, siamo noi ad averli abbandonati su una battigia o in mare… per cui prima o poi il conto da saldare torna al mittente.
E allora con Mariangela ci siamo immaginate un nudge per aiutare tutti noi (inconsapevoli e distratti) a ricordare e sanare questa triste ma piccola verità.
Abbiamo pensato che le città in riva al mare, soggette a mareggiate, usino la propria app civica (oramai quasi tutti i comuni ne gestiscono una per comunicare con i propri cittadini) per ricordare ai cittadini che dal giorno dopo ci sono guanti e sacchetti pronti per fare plogging.
Non dovrai quindi portarli da casa…rischiando di dimenticarli e avere un’ottima scusa per non agire.
L’ente gestore, in accordo con il Comune, te li mette a disposizione dopo ogni mareggiata oppure organizza dei box, stile cassetta postale di case unifamiliari, stabili che posizionati sulla spiaggia dispensano, pigiando un bottone, guanti e sacchetti.
La sollecitazione che ti arriva, grazie alle previsioni climatiche, usa lo strumento del Timely che quindi diventa un nudge anche per i più distratti unito ai dispenser di guanti e sacchetti, supponendo che esistano nelle vicinanze i contenitori presso cui conferire… possibilmente lontani dal mare.
Tutto questo va condito con una comunicazione che:
- ci aiuti a capire che una spiaggia in ordine è una risorsa per tutti, e per tutto l’anno, non soltanto in occasione delle pregiatissime iniziative per il bene comune come il Clean-up Day promosso da Retake Bari e altre associazioni ambientaliste.
- una spiaggia contaminata e disordinata è anche una minaccia per la nostra igiene e sicurezza.
- Ogni volta che una mareggiata produce simili eredità la notifica dell’app ci ricordi anche quanti kg abbiamo raccolto nella puntata precedente, anche se risalente a settimane o mesi passati. Questo ci aiuta a scommettere sulla nostra capacità di migliorarci che non deve mai andare in vacanza.
Una spiaggia contaminata e disordinata non è una risorsa. Anzi una minaccia per la nostra igiene e il nostro diritto alla bellezza e al rispetto in primis verso noi stessi.
Occupiamoci meglio dei beni comuni
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di Mariangela Bonifazi e Irene Ivoi