È un tema che mi sta sempre più a cuore per una serie di ragioni che via via vi racconterò.
E allora mi capita di osservare con attenzione e curiosità fenomeni di persone che si spostano e affollano luoghi per fruirne in ragione di motivazioni sparse e differenti.
Molto recentemente un articolo su Nature dimostra addirittura come sia possibile prevedere i movimenti spontanei di una moltitudine di persone in spazi ristretti, cioè confinati. Gli studiosi che hanno registrato tutto ciò, hanno esaminato le masse che in occasione della festa di San Firmino a Pamplona si radunano in Plaza Consistorial. La festa in questione è parecchio famosa, intercetta persone da ogni parte della Spagna (e non solo) mentre …..molto meno famosa è la città di Roccaraso.
Essa è stata teatro molto recentemente di un inconsueto affollamento da parte di vacanzieri campani della neve ivi approdati non per un ordine di obbedienza o altra necessità. È bastato in questo caso che un’influencer napoletana abbia indicato come possibile e low cost un weekend sulla neve proprio lì, per farvi accorrere diverse decine di migliaia di persone.
Peccato che il paesino sia abitato da 1.500 abitanti e quindi diventa difficile masticare una simile invasione, a maggior ragione senza preavviso.
Disagi a cui dovremmo abituarci?
Che dovremmo poter prevedere?
Il sindaco di Roccaraso pare abbia vietato da tempo l’accesso in paese ai pullman, per cui i turisti vengono “scaricati” sulla statale ma questo poco risolve le conseguenze da sovraffollamento. E questi fenomeni sono davvero difficili, a mio avviso, da prevedere visto che si palesano in conseguenza di volubilità e decisioni insindacabili di persone che ne trascinano altre in modo virale e senza farsi domande.
Ma c’è qualcosa che invece possiamo fare quando i flussi sono prevedibili?
Certo!
E i flussi sono prevedibili quando rispondono a eventi e manifestazioni, che collaudati negli anni aderiscono a logiche immaginabili.
È il caso per esempio della festa del tartufo ad Alba di cui qualche mese fa l’amico Roberto Cavallo, da meno di un anno nella nuova giunta albese, mi ha parlato.
Lì i partecipanti che a migliaia arrivano, parcheggiano in aree dedicate e poi transitano a piedi verso i luoghi deputati, ma durante il tragitto riempiono cestini e cassonetti di rifiuti in modo spesso purtroppo disordinato. Ancora una volta l’attenzione nel conferire non è adeguata e quindi produce errori e scarso decoro.
La sua idea, condivisa dagli organizzatori e dai volontari, è stata di presidiare in modo tutt’altro che anonimo cestini e cassonetti dispensando consigli e indicazioni utili.
Un approccio quindi poco minaccioso e di servizio/supporto generoso verso i visitatori “distratti” grazie alla disponibilità dei volontari attivi.
Cosa hanno fatto?
Hanno presidiato per 8 week-end 12 punti critici di raccolta rifiuti (così evidenziati per abbandoni negli anni precedenti) e questo ha visto 46 cittadini volontari coinvolti e 6 organizzazioni interessate dalla manifestazione (Ente fiera del tartufo, Associazione Commercianti, Comune di Alba-Assessorato Ambiente, Giostra delle 100 torri – Borghi, Ente gestore della raccolta EGEA Ambiente e infine Mercato della Terra – Slow Food).
E i risultati sono stati apprezzabili seppur non misurati, il che avrebbe richiesto una valutazione ex ante (che non è mai stata fatta puntualmente) ed ex post.
Tutti hanno cioè concordato nell’osservare che i rifiuti sono stati conferiti più correttamente, con maggior attenzione e quindi le distrazioni sono state evitate. I volontari hanno riferito che in alcuni casi non è stato neppur necessario intervenire verbalmente. È bastata la presenza anche silenziosa, presso le aree individuate, per generare comportamenti migliori.
Il che ancora una volta ci dice che laddove gli affollamenti sono prevedibili, il presidio del territorio è un ingrediente fondamentale per non perdere la bussola e preservare il decoro nel rispetto di chi accoglie.
Il comune di Alba e l’amico Roberto C., in questo caso coadiuvato da una comunità attenta, hanno scelto un design dell’accoglienza ispirato al buon senso ed anche a logiche nudge, capaci di perseguire comportamenti virtuosi senza minacce o sanzioni difficilmente perseguibili.